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genesi

progetto: 2016-2019
realizzazione
: 2019 – 2022 | installazione primo trittico settembre 2022
luogo
: Chiesa di San Francesco al Fopponino, Milano
committente: parrocchia di San Francesco al Fopponino e Curia di Milano
dimensioni: 6 pannelli da 330 x 115 cm
stato: primo trittico concluso, secondo trittico in corso di finanziamento

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“Qui non si narra la Genesi, qui si vede la Genesi.
Che è una cosa diversa, perché questa materia suggerisce molteplicità di cose.
Non vedremo i pianeti che diventano tali, ma un qualcosa che si sta organizzando, che si sta guardando, perché una entità è chiara e l’altra è scura, perché una è azzurra come l’acqua o scura come la terra, l’altra trasparente come l’aria.
Questi sono gli aspetti che rendono quest’opera analoga alla Genesi oltreché narrante la Genesi.
E questo mi pare il complimento più importante e credo più grande che si può fare ad un artista che si accinge a questo tipo di operazione.”
Marco Meneguzzo, ottobre 2020

 

Colpisce l’anima e l’immaginario l’essenzialità e la forza che il testo del racconto biblico della Genesi possiede.
Un testo che con poche parole, immediate e dirette, apre ad una visione e ad una energia straordinarie.
Il mio sforzo come uomo ed artista è di cercare di captare la forza contenuta nel testo.
Un lavoro di trasposizione di energia, attraverso un processo di elaborazione che si reifica nella scultura.
Per questo ho scelto di proporre una tecnica antica, forte, che porti la vetrata ad essere scultura.
Quest’opera è materia di luce, forma nella luce, tramite per la luce.
(La Genesi a cui ho lavorato si sviluppa dall’informale alla forma, in sintonia con il filo conduttore della narrazione: dal nulla del caos alla creazione di equilibri, spazi e forme di vita.
Il passaggio dal nulla alla vita e all’uomo è la suprema sintesi della Creazione di Dio.)
Un lavoro unico nel suo genere e mai sperimentato prima d’ora per un luogo sacro.
Si tratta di una ridefinizione del tema stesso di vetrata: in questo caso il progetto si focalizza sull’esecuzione di bassorilievi modellati che con la tecnica della pasta di vetro diventano sculture di luce in continua variazione, in grado di ridefinire il senso stesso del significato di scultura.

 

…” La creazione nasce da un processo di separazione. Creare è separare.
E in questo credo stia la bravura, la genialità di Leonardo Nava, che non si limita semplicemente alla rappresentazione della Creazione. 
Attraverso queste vetrate, che sono poi degli affreschi colorati, l’artista cerca di andare al cuore del principio della Creazione. 
Il fatto stesso che non la dipinga ma tratti il vetro come materia di scultura ci dice che ha colto un principio fondamentale della Creazione: la Creazione come separazione.”
padre Andrea dall’Asta, settembre 2022

 

Il lavoro è stato insignito del Premio Speciale Eugenio Montale per la sezione Arte il 24 settembre 2022.

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